La lombricoltura in Italia è un settore di nicchia. Ultimamente incomicia a mostrare segni d'interessamento da parte di nuovi imprenditori che vogliono intraprendere una attività "green"
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L'attività si svolge prevalentemente all'aperto e per approcciarsi alla lombricoltura da reddito servono investimenti minimi rispetto ad esempio a un fragoleto o a un impianto di elicicoltura. I problemi nascono quando si cercano dati su internet per essere più informati e ci si accorge che su alcuni siti e in alcuni forum sono scritte le più grandi fesserie che si possano dire sui lombrichi e sulla lombricoltura. Effettivamente le notizie che si riescono a estrapolare dalla rete sono in una totale contrapposizione, tanto che inducono le persone a commettere molti errori e, il più delle volte, questi errori portano all'abbandono della lombricoltura da parte dell'imprenditore.
Per nostra esperienza personale sappiamo che su internet non si trova nulla di scritto in italiano che valga la pena di essere letto. Se si conosce l'inglese tecnico si possono trovare alcune pubblicazioni interessanti ricordandosi sempre che questi testi sono risultati di studi fatti in un altro continente ma non in Italia. Esempi di cattiva informazione sono i dati ad esempio su quando alimentare e la quantità di matrice organica da somministrare per ogni intervento. Cattiva informazione sono i dati sulla quantità di sostanza organica che il lombrico mangia ogni giorno, ci sono su forum e siti internet dati che spaziano da metà del loro peso fino a 5/6 volte il loro peso. Cattiva informazione sono i dati sulle temperature che servono al lombrico per vivere e si riprodursi. Di esempi del genere possiamo farne tanti. Anche noi all'inizio incominciammo a seguire una alimentazione a calendario, poi ci siamo resi conto che il prodotto non era del tutto mangiato, pensammo che se da noi al sud il prodotto ottenuto era quello figuriamoci al centro nord dove questo tipo di alimentazione ad oggi è ancora prassi, che schifezza di prodotto avrebbero ottenuto.
Da qui sono nate le prime sperimentazioni sui metodi di produzione. Oggi il nostro humus di lombrico è talmente puro che bastano in media 1/2 ql. di prodotto a ettaro su colture cerealicole o su colture di leguminose, per ottenere ottime produzioni. Abbiamo fatto e facciamo tutt'ora sperimentazioni in colture frutticole e orticole in pieno campo e sotto serra. Queste prove sono fatte in varie parti d'Italia, nei luoghi dove la loro specializzazione è talmente elevata che in brevissimo tempo i tecnici riescono a valutare gli effetti dell'humus sulla crescita delle piante. Prove fatte nel settore anche della quarta gamma, impianti super specializzati dove anche lì il nostro humus si è distinto egregiamente.
Sono molti anni che facciamo sperimentazione e verifiche dei dati ottenuti e non ci fermiamo mai perchè riteniamo che la sperimentazione sia di fondamentale importanza per far conoscere l'humus ai più ampi settori di utilizzo. Da anni quelle piccolissime quantità di l'humus che si producevano si vendevano o tale e quale oppure vagliato grosso 2 cm. Anche oggi quei pochissimi allevatori che producono piccole quantità di humus di lombrico vendono tale e quale o un tipo di vagliatura solo, mentre la nostra azienda invece, andando incontro al mondo agricolo, essendo noi prima di tutto una azienda agricola, si è specializzata nella produzione di 8 linee agricole, linee granulari, di varie granulometrie per le distribuzioni con spandi concime. Primi in Italia a produrre microgranulato per la distribuzione con seminatrici di precisione, humus pellettato, ampliando così l'utilizzo del prodotto in ogni campo possibile ed immaginabile del contesto agricolo. Tre linee garden e in fase di presentazione sul mercato dopo anni di sperimentazione, humus liquido per fertirrigazione, concimazione fogliare e biostimolatore delle piante. Qui puoi vedere le nostre tipologia di humus di lombrico.
Sperimentazione vuol dire investire tempo e denaro per poter fare le prove. Le facciamo direttamente perchè siamo in grado di poterle fare e perchè con questo metodo abbiamo la visione completa al 100% del nostro humus.
Tanta gente non comprende le fatiche che ci sono dietro una seria sperimentazione, per giunta fatta in varie parti d'Italia. Vuol dire percorrere centinaia di km per andare a controllare le serre utilizzate per la sperimentazione. Vuol dire perdere giornate che invece di dedicare all'azienda si passano in giro per l'Italia. Vuol dire costi di trasporto, pernottamento, pranzi e cene.
Sperimentare vuol dire avere dati certi. Facciamo un esempio. Se dovessimo progettare un allevamento di lombrichi, sapere quanto mangia in media ogni giorno un lombrico, ci aiuta a migliorare la qualità del prodotto e a quantificare le quantità di matrice organica che servirebbero all'allevamento. Capire se la media della quantificazione di sostanza organica che mangia ogni giorno sia applicabile anche nei mesi più caldi e più freddi, fa si che difficilmente potremo sbagliare nella progettazione di impianti di lombricoltura.
La nostra soddisfazione è quella di essere gli unici a praticare in modo continuativo da molti anni tutte le sperimentazioni possibili e immaginabili e lo dimostriamo con i video che postiamo sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale YouTube, lo dimostrano gli articoli che scriviamo a riguardo, lo dimostrano i risultati che puntualmente otteniamo.
Come ripeto spesso "bisogna fare fatti, non parole".
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