Ho letto su internet che dal letame equino si ricava l'humus migliore. Queste sono alcune delle domande più frequenti che riceviamo da persone interessate ad avviare una lombricoltura da reddito, quando vengono in visita alla Fattoria Gallorosso. Di cavolate se ne dicono tante, una in più o una in meno oramai ci abbiamo fatto il callo. Secondo lo standard agronomico, mi è stato insegnato che le deiezioni erano proporzionali alla mole dell'animale, cioè più piccolo è l'animale che ha prodotto tali deiezioni più concentrate tali deiezioni sono. In parole povere animali di grossa mole come vacche, cavalli ecc. producono un letame più povero di elementi rispetto a un ovino, che a sua volta produce un letame più povero di elementi rispetto a un pollo o coniglio, che a sua volta produce un letame più povero di elementi rispetto a un colombo.

Questo per distinguere le tipologie di letame, differenziarne gli usi e evitare che letamazioni troppo spinte, prodotte da alcuni animali, provocassero la bruciatura delle radici delle piante coltivate. Il letame è l'insieme delle deiezioni (liquide e solide) con la lettiera dopo che è avvenuta la fermentazione.

Come ogni buon allevatore sa che il letame cambia notevolmente di consistenza, di caratteristiche e di proprietà sia nelle 4 stagioni climatiche sia utilizzando lettiere diverse (paglia, trucioli, stocchi di mais, cippato, pula di riso ecc.) perchè, come è facile intuire, in primavera c'è erba fresca, quindi letame più acquoso, si passa poi all'alimentazione con fieno e insilati, si integrano anche farine, paglia, mangimi, ecc. Questi alimenti apportano dei cambiamenti alle deiezioni degli animali in questione.

Quando preparavamo per il consorzio nazionale dei produttori di lombrichi e humus il disciplinare per la produzione di humus, abbiamo valutato tutto questo e molto altro, abbiamo notato che pochissime aziende di lombricoltura italiana analizza la matrice organica in entrata, quindi lascia al caso una delle variabili significative per ottenere un buon humus: la materia organica che si chiama letame, la base fondamentale per ottenere il miglior humus. E' come se volessimo ottenere un ottimo pane e non sapessimo da dove viene e da cosa è fatta la farina da utilizzare.

Per questo noi, come Fattoria Gallorosso, azienda leader nel settore della lombricoltura e nella produzione di humus da lombrico, da alcuni anni, per selezionare i letami migliori, facciamo analisi continue, sia una per ogni periodo dell'anno, sia sui singoli campioni di letame sia in stalle diverse, per cernere quelli i cui valori sono i migliori. C'è da dire che comunque tutti i letami bovini da noi sottoposti ad analisi rientrano come valori nel Dgls 75/2010, di questi finiscono nei nostri centri di stoccaggio organico solo i migliori. Contrariamente a quello che sostiene qualche pseudo allevatore di lombrichi, abbiamo riscontrato nel 20/30% dei maneggi a cui abbiamo fatto analizzare il letame che producevano, incongruenze con i valori ammissibili per norma. Volendo fortemente diversificare i prodotti, affiancando al vermicompost di letame bovino, uno di letame equino siamo andati in fondo alla questione. Abbiamo notato che chi come allevatore di lombrichi tifava per il letame equino, aveva solo quello a disposizione, oppure aveva avuto insuccessi con il letame bovino perchè è più difficile da gestire. Inoltre abbiamo ritrovato elementi inquinanti come legni verniciati, legni trattati con resine, anche mdf, probabilmente quelle falegnamerie avevano ricavato la segatura o il truciolato dalla lavorazione di legni non vergini. Da qui la nostra decisione di utilizzare per il momento solo letame bovino per produrre il nostro humus di lombrico, auspicando che ogni buon allevatore controlli tutto il ciclo di produzione, partendo da letami selezionati e che tutto il ciclo produttivo sia impeccabile, evitando di postare su facebook, come è successo, analisi di vermicompost che per legge non lo sono.

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